re stato acquisito a livello di comportamenti e di mentalizzazione.Sembra mancare un substrato di apprendimento, quello che da sempre si definisce "imparare a stare al mondo" e che rappresenta il collante necessario nel passaggio da una generazione all’altra.
Oggi questo appare un optional moralistico, inutile, consegnato a puri e semplici "spiegoni"
che non vengono raccolti dai ragazzi in fuga dal nido familiare.Serve un paterno che sappia aiutare a riconoscere, affrontare e gestire gli inevitabili conflitti relazionaliIn tale contesto, salta agli occhi l’assenza di un educativo paterno che sappia porre un limite fra i desideri e la realtà. Che possa chiarire come la vita sia convivenza e non il tentativo